L’invasione di cimici da letto verificatasi a Parigi lo scorso anno ha acceso la fobia anche Oltralpe. Tutto è iniziato durante la Fashion Week di Parigi del 2023, quando gli influencer armati di smartphone e smaniosi di documentare con dovizia di particolari le loro giornate nel regno dell’alta moda, si sono trovati a combattere con degli insetti che hanno tinto di bianco le loro notti. A portare la fobia verso l’Italia sono stati due turisti australiani, che hanno pubblicato un video nel quale documentavano i segni che questi insetti hanno lasciato sulla loro pelle in una sola notte di permanenza nel treno che li ha portati da Monaco di Baviera a Milano. Ben presto il popolo dei social, in primis quello di TikTok, non ha perso tempo e ha cavalcato l’onda del trend “cimici dei letti” per accrescere l’engagement dei follower, ma in questo modo, postando video su video su casi di infestazione e semplice paura degli stessi, hanno alimentato “l’effetto epidemia”, innescando una reazione a catena che ha trasformato una presenza comune in un vero e proprio allarmismo.
In Italia, specialmente a Milano, le cimici dei letti sono presenti da almeno 15 anni, ma il livello di preoccupazione non ha mai raggiunto quello di Parigi, il quale è oggettivamente serio, con insetti presenti non solo nelle abitazioni e negli hotel, ma anche nei mezzi pubblici e nei cinema. Lo scorso autunno a Milano e dintorni si è segnalata effettivamente una crescita di infestazioni di cimici dei letti, la quale è dovuta principalmente a un modo diverso di viaggiare rispetto al passato, caratterizzato da soste frequenti e il mutamento continuo di località. Pulizia e igiene sono importanti, ma non fondamentali, perché questi insetti se entrano in una casa pulitissima, un angolino in cui nascondersi lo trovano tranquillamente (tra le cuciture dei materassi, nelle fessure del giroletto, nella giuntura delle zampe del letto, dietro alle placche degli interruttori, ecc.), favoriti proprio dalle loro piccole dimensioni. Inoltre, la scarsa conoscenza dei sintomi, rende talvolta tardiva la loro individuazione, perché i loro morsi possono essere scambiati dagli inesperti per punture di altri insetti, come pulci o acari, che sono oggettivamente diversi.
Le cimici dei letti si attivano di notte per nutrirsi del sangue umano, ma, a differenza della maggior parte degli altri insetti infestanti, che cercano residui di cibo, sono attratte dall’anidride carbonica emessa dalle persone durante la respirazione. Sono inoltre attirate dal calore e dall’odore del corpo umano, motivo per cui studi hanno dimostrato che preferiscono i vestiti sporchi a quelli puliti. Il primo indizio della presenza di cimici dei letti sono piccole macchie nere o marroni sul materasso o sul coprimaterasso, specialmente vicino agli angoli. Queste macchie sono le deiezioni degli insetti. Se invece le macchie sono rosse, indicano che le cimici sono state schiacciate dopo essersi nutrite di sangue. Per rallentare la loro riproduzione, è importante mantenere fresca la camera da letto con l’aria condizionata, poiché la temperatura ideale per la loro proliferazione è tra 21 e 32°: con circa 20°C, le cimici si nutrono ogni 3-7 giorni, e più la temperatura aumenta, più spesso escono per nutrirsi. Le cimici adulte possono sopportare il freddo e la mancanza di cibo per lunghi periodi, ma non tollerano l’umidità e il calore eccessivo, con una temperatura letale intorno ai 43°C.
Purtroppo, portarsi a casa le cimici dei letti è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Le casistiche sono tante e tutte rapportabili alla vita quotidiana di tutti: tramite le valige del nostro ultimo viaggio, lo zaino appoggiato sui sedili dell’autobus o la giacca entrata in contatto con una poltroncina, vengono appoggiati sul letto di casa nostra ed ecco: l’infestazione è servita! “Nessuno è immune” ha twittato il primo vicesindaco di Parigi durante la celebre Fashion Week che ha messo sotto i riflettori più cimici dei letti che stilisti, e il sunto è proprio quello: mai abbassare la guardia e smettere di informarsi tramite fonti serie.
La cimice dei letti è uno degli insetti più difficili da debellare, per via della sua abitudine a nascondersi in zone difficili da trattare (pieghe dei materassi, placche degli interruttori, dietro i battiscopa, nelle fessure delle doghe del materasso, retro dei quadri e della testiera del letto, ecc.) e per la sua fortissima resistenza agli insetticidi. Tra gli anni ’40 e la fine degli anni ’90 del novecento, le cimici dei letti sembravano essere quasi scomparse a seguito dell’uso dei pesticidi, come il DDT (diclorodifeniltricloroetano), il quale venne tolto dal commercio a causa della sua estrema tossicità.
In caso di infestazione, bisogna innanzitutto lavare tutti i tessili in lavatrice con un programma intensivo ad alta temperatura. È meglio evitare i consigli “fai da te” di influencer e non esperti in pestproofing, ma affidarsi ad un’azienda specializzata in disinfestazioni che procederà con un sopralluogo accurato ed un’ispezione approfondita, per valutare l’attuazione di trattamenti con insetticidi specifici abbinati ai seguenti altri metodi:
- trattamento con polvere di diatomee in corrispondenza di prese e zone elettriche, in tutti i profili della stanza (battiscopa, stipiti delle porte, retro di quadri, specchi e testiere) e nelle diverse componenti d’arredo (letti, doghe e profilo degli armadi);
- trattamento con vapore secco in tutti i profili della stanza e nelle diverse componenti d’arredo per l’eliminazione di cimici adulte, ninfe e soprattutto uova, che resistono agli insetticidi;
- disinfettante per la pulizia delle macchie di escrementi
In conclusione, per contrastare l’allarmismo generato dalle recenti infestazioni di cimici da letto, è essenziale puntare su soluzioni sostenibili e efficaci. Le aziende specializzate in pestproofing giocano un ruolo cruciale, offrendo non solo trattamenti mirati, ma anche consulenze professionali per prevenire future infestazioni. Scegliere bene a chi affidarsi è fondamentale: le soluzioni professionali non solo combattono efficacemente le cimici da letto, ma promuovono anche la sicurezza e il benessere nelle nostre case e comunità.