Gli scarafaggi o blatte sono degli inquilini indesiderati non solo per il loro aspetto ma soprattutto perché sono veicolo di malattie trasmissibili all’uomo, tra le quali salmonellosi, listeriosi, dissenteria e tifo. Muovendosi abitualmente in spazi caratterizzati da scarsa igiene come fognature, tubazioni, cantine e garage, trattengono sporcizia e microorganismi veicolo di agenti patogeni nelle setole delle zampe, e oltretutto, sono soliti defecare mentre mangiano, aumentando i fattori di rischio per la salute umana in ambito domestico.
L’operazione di contrasto alla diffusione degli scarafaggi in ambito pest control è chiamata “deblattizzazione”; ricordiamo però la prima regola ovvero la prevenzione che consiste innanzitutto nell’evitare di lasciare residui di cibo e piatti sporchi e nel pulire con cura le aree dedicate alla preparazione e fruizione dei pasti, per evitare di lasciare resti che possano attrarre le blatte o altri insetti (come le formiche). Un ulteriore buona pratica consiste nel rimuovere velocemente gli imballaggi dei cibi e dei prodotti che arrivano dall’esterno che potrebbero essere veicolo di trasporto delle ooteche (involucro che contiene le uova) e delle feci.
Un’altra azione di controllo consiste nel tappare i buchi presenti nei muri, nei sottotetti e in tutte le aree della casa, ponendo eventualmente delle grate a trama fitta in corrispondenza degli impianti di aereazione e di quanto non possa essere sigillato. Anche questa risulta essere una buona pratica per ostacolare la presenza di altri animali infestanti di grandi dimensioni. In caso di assenze prolungate da casa o di chiusure stagionali nelle attività ricettive, è opportuno far scorrere l’acqua quanto più spesso o tappare gli scarichi con della carta o altro, per evitare che si generi una corrente d’aria percepita dalle blatte che ne consente la risalita dalle fognature, ambiente da loro prediletto per la nidificazione in quanto vi trovano riparo, acqua e cibo.
Per evitare incontri indesiderati, gli scarafaggi sono soliti muoversi all’esterno dei nidi durante le ore notturne e quindi la presenza in casa nelle ore diurne può essere indicativa di una grande infestazione e va pertanto monitorata, per consentire un rapido intervento in caso di accertamento.
La deblattizzazione viene realizzata da operatori specializzati e consiste in un primo sopralluogo atto a comprendere l’entità dell’infestazione e utile alla progettazione del piano d’azione più opportuno per la situazione riscontrata, anche a garanzia di efficacia e rapidità di intervento. Per prima cosa vengono predisposti i sistemi di monitoraggio utili a capire di quale tipologia di blatta si tratti, solitamente Blattella germanica o Blatta orientalis, che consistono generalmente in trappole collanti inodori e atossiche.
Nella fase successiva viene messo in atto l’intervento di contrasto: le esche alimentari in gel rappresentano la scelta più efficace, economica e sostenibile perché hanno un azione ritardata in modo tale che gli scarafaggi muoiono all’interno dei nidi veicolandone all’interno l’insetticida e consentendo la diffusione alle altre blatte che la ingeriscono attraverso i resti del corpo e gli escrementi. La resa del biocida in gel è altissima: con un dosaggio minimo effettuato con pistola dispensatrice, si tratta di una goccia di prodotto, si è in grado di produrre un effetto cascata nelle zone di rifugio delle blatte.
La posa del gel oltretutto ha un effetto di lunga durata, si parla anche di 12 settimane, è sicura perché la pistola dispensatrice consente di arrivare in punti poco accessibili ed è sicura per gli umani e gli animali in quanto l’indice di assorbimento dermatologico è molto basso.
Efficace è anche l’irrorazione di insetticidi specifici liquidi che avvelenano le blatte per contatto, prodotti posizionati lunghi i perimetri delle aree interessante dall’infestazione, mentre è sconsigliato l’utilizzo di insetticidi in polvere perché possono arrecare danni anche a persone e animali essendo soggetti a dispersione aerea. Per un azione profonda in tutte le aree, nelle situazioni in cui è consentito, viene utilizzata la tecnologia UVL, un macchinario che crea una nebbia fredda insetticida in grado di penetrare in tutti gli anfratti.
Questa pratica viene messa in atto qualora vi sia la possibilità di lasciare gli ambienti interessati per qualche giorno per consentire al prodotto di disperdersi.
Vi ricordiamo che la presenza di blatte non deve essere presa alla leggera data la facilità di proliferazione e le tante malattie trasmissibili all’uomo che è in grado di veicolare nell’ambiente. Vi consigliamo di affidarvi a professionisti del settore che sapranno indicarvi le soluzioni migliori ed efficaci a lungo termine che vi consentiranno un reale risparmio in termini di tempo e denaro.