“Pest proofing”, un altro termine anglofono che entra nelle nostre case, ma cosa vorrà dire? Pest proofing significa letteralmente “protezione dai parassiti” e si riferisce a quell’insieme di tecniche, buone pratiche e interventi rivolti alla prevenzione del rischio di infestazione.
Molto spesso, oltre ai termini anglofoni, nelle nostre abitazioni o aziende entrano degli ospiti indesiderati che mettono a dura prova il concetto di igiene e sicurezza degli spazi. Di solito ce ne accorgiamo perché notiamo dei veri e propri danni: cavi elettrici rosicchiati, sporcizia, nidi di vespe o calabroni nei sottotetti, parti lignee delle nostre abitazioni scavate e colonizzate da formiche o di altri insetti xilofagi (tarli o termiti), nidi di scarafaggi e tanti altri.
Ma cosa si può fare per evitare questi spiacevoli e – talvolta – pericolosi inconvenienti?
Ovviamente ogni parassita ha le proprie peculiarità, comportamenti e gusti, che generalmente lo caratterizzano e quindi rendono difficile la comparazione con altri agenti infestanti. Però, esistono delle buone abitudini che fanno la differenza quando si vuole controllare e sfavorire l’insediamento di nuovi “coinquilini infestanti” in casa o in azienda.
Per rendere salubri e sicuri gli ambienti, sia interni che esterni, la primissima cosa da fare è mantenerli puliti. Quindi, lavare e igienizzare accuratamente gli spazi, soprattutto le parti più nascoste, ed evitare di lasciare in giro cibi o scarti. Tutti i cibi vanno stoccati in contenitori chiusi ermeticamente o in sacchi ben sigillati e mai riposti a terra. Tutti i rifiuti vanno chiusi in sacchi e conferiti negli appositi contenitori muniti di coperchio sigillato, i quali vanno anch’essi lavati periodicamente e ripuliti dallo sporco che tende ad accumularsi nel tempo. Le aree verdi vanno trattate con la stessa cura e attenzione degli interni, quindi impegnatevi a tenerli sempre liberi da detriti, foglie morte, ammassi di legname, materiali di risulta, sacchi e tutto ciò che può fungere da riparo per i parassiti.
Oltre a questo, bisogna intervenire sui punti di accesso, ovvero su tutti quegli elementi che potrebbero favorire il passaggio dall’esterno all’interno dei parassiti, i quali possono essere evidenti e non, soprattutto ad un occhio non esperto. Quindi, in questo caso bisogna:
- Riparare crepe o fori sui muri, che favorirebbero – in primis – il passaggio di formiche e scarafaggi;
- Controllare i passaggi dei cavidotti elettrici e idraulici, molto usati dai ratti per entrare nelle abitazioni;
- Coprire le fessure sotto a portoni e porte, per ostacolare l’entrata di ratti, blatte e formiche;
- Installare zanzariere alle finestre, per contenere in modo efficace zanzare, blatte dei boschi, topi e ratti, mosche e altri insetti volanti;
- Riparare eventuali perdite d’acqua, poiché gli ambienti umidi e la presenza d’acqua attirano molti parassiti, come gli scarafaggi.
Considerati gli spiacevoli eventi degli ultimi anni, un passaggio sulla cimice dei letti è necessario. Purtroppo, si tratta di un insetto di difficile individuazione, tanto che spesso ce lo portiamo a casa senza saperlo, per poi accorgersene quando è ormai troppo tardi e si ha a che fare con una vera a propria infestazione. Ci sono delle buone pratiche da mettere in atto, principalmente quando si è in vacanza. Innanzitutto, quando arrivate nella vostra stanza, prima di aprire le valigie o se vi svegliate con qualche piccolo pomfo rosso sulla pelle, controllate bene la testiera del letto, le doghe e tutte le cuciture del materasso, se ci sono delle cimici dei letti prima o poi dovreste trovare delle tracce, come piccoli escrementi (che si manifestano con dei piccoli puntini neri) o esuvie (ovvero ciò che rimane dell’esoscheletro a seguito della muta).
Inoltre, per tutte le persone che tornano dalle vacanze, è buona prassi lasciare le valigie fuori casa, sul balcone o in giardino, svuotarle lì (mai sopra il letto o il divano) e lavare tutto il contenuto ad almeno 60 gradi (ad una temperatura inferiore non muoiono né le uova né gli adulti di cimice). Prima di riporre le valigie, vanno passate con l’aspirapolvere e pulite con un prodotto disinfettante, per abbassare le possibilità di portarsi a casa questi parassiti. Le cimici si infilano con facilità all’interno delle valigie e di conseguenza si attaccano ai vestiti: senza le dovute precauzioni, oltre ai souvenir, vi portate a casa una bella infestazione difficile da debellare, pertanto seguire i consigli che vi abbiamo appena descritto può risparmiarvi problemi e spese impreviste.
Nel pestcontrol, la precauzione è la parola d’ordine per evitare o limitare le infestazioni. In questo articolo vi abbiamo parlato del pest proofing, che non è altro che l’insieme di misure, strutturali e non, che si consiglia di adottare al fine di limitare la presenza e proliferazione di infestanti. Ovviamente queste misure devono diventare un’abitudine e quindi devono essere ripetute nel tempo per garantirne l’efficacia; invece, la periodicità dipende dal luogo, perché soggetta a numerose variabili, che rendono le tempistiche soggettive (abitazione/azienda/quantità di persone presenti/tipologia di merci presenti). Un altro fattore importante, soprattutto nelle aziende, è la formazione del personale sull’identificazione precoce di eventuali tracce che possano riportare alla presenza di infestanti.