Alle nostre latitudini, le vespe sono presenti quasi esclusivamente durante la bella stagione, in genere da aprile ad ottobre, ma diventano più evidenti a partire dalla fine di luglio.
Nei mesi estivi infatti la colonia si sviluppa velocemente e il numero di esemplari aumenta in maniera esponenziale.
In questo periodo è quindi facile avvistarle sia all’aperto che al chiuso, nel caso creino il proprio nido in prossimità delle abitazioni in sottotetti, canne fumarie, cassonetti ed infissi.
Ci sono tre tipologie principali di vespe in Italia, i Vespini – o vespule – i Polistini – volgarmente chiamate “vespe cartonaie” – e le Vespe Crabro – ovvero i calabroni.
Il nido delle vespe, denominato favo, viene realizzato principalmente nei mesi primaverili; a seconda della tipologia di vespa che lo crea presenta caratteristiche differenti.
Il ciclo vitale delle vespe è annuale: la regina fecondata fonda la colonia nella tarda primavera, dopo aver trascorso l’inverno in un luogo riparato.
Mano a mano che la temperatura aumenta, la colonia cresce, così come aumenta il numero di operaie, le vespe femmine sterili che costruiscono materialmente il nido. In estate quindi il nido raggiunge il massimo livello di espansione.
Alla fine dell’estate iniziano ad apparire i maschi, che hanno una funzione esclusivamente riproduttiva. Allo stesso tempo la vespa regina smette di secernere l’ormone che rende sterili le operaie, dando origine a nuove vespe regine.
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Le vespe sono molto territoriali e diventano pericolose se ci si avvicina troppo al nido.
Quando la vespa percepisce una minaccia per la colonia, diventa aggressiva e la probabilità di essere punti, anche da numerosi individui contemporaneamente, è alta.
Lontano dal nido invece pungono esclusivamente se afferrate o schiacciate, altrimenti si allontanano senza reagire.
Schiacciare una vespa è controproducente, visto che questo determina il rilascio di un segnale chimico che stimola l’aggressività degli altri membri della colonia.
Nonostante api e vespe vengano spesso confuse, i due insetti si differenziano per molti aspetti e comportamenti.
Le vespe a differenza delle api non hanno la funzione di impollinare, ma sono comunque insetti utili per la loro attività predatoria, cibandosi infatti di altri insetti.
Inoltre a differenza dell’ape che punge una sola volta e poi muore, un singolo esemplare di vespa può pungere più volte.
Quando una vespa punge inietta dal suo pungiglione una piccola quantità di veleno neurotossico. Di per sé la quantità di veleno è troppo bassa per causare problemi in un organismo delle dimensioni di quello di un uomo, ma alcuni soggetti possono essere più sensibili al veleno e questo potrebbe causare reazioni allergiche e portare a uno shock anafilattico.
I nidi di vespa vanno eliminati esclusivamente nel caso in cui rappresentino un effettivo pericolo per le persone.
E’ possibili utilizzare dei trattamenti spray a lunga gittata, ma vista la possibilità molto alta di una puntura o una serie di punture, è sempre meglio affidarsi a un professionista che potrà intervenire in completa sicurezza.