I ratti sono creature molto interessanti, perché, al di là del loro aspetto per molti ripugnante, e la loro ormai nota capacità di veicolare malattie, questi roditori hanno delle caratteristiche e delle curiosità a loro associate che li rendono unici. Secondo i biologi dell’evoluzione i ratti sopravvivranno addirittura a noi uomini, per una serie di motivi, primo fra tutti per la loro spiccata intelligenza e adattabilità ad ambienti diversi.
È noto che i ratti possono imparare a evitare trappole e ostacoli dopo solo un paio di esposizioni, tanto che di recente è stato condotto uno studio sul loro comportamento, il quale ha dimostrato che sono in grado di imparare la strategia migliore programmando sul lungo periodo, sacrificando ricompense immediate pur di ottenere vantaggi cognitivi a lungo termine. Lo studio si è concentrato sulle traiettorie di apprendimento nei ratti, dimostrando che gli esemplari che hanno rallentato i tempi di risposta hanno raggiunto più rapidamente un livello di ricompensa istantanea maggiore e hanno raccolto più ricompense complessivamente. In particolare, i ratti hanno reagito lentamente quando si sono trovati di fronte a nuovi stimoli, ma solo se c’era un elemento visivo da cui potevano imparare, il che suggerisce che hanno scelto deliberatamente di rispondere più lentamente per imparare più velocemente, investendo tempo ed energia solo quando l’apprendimento era possibile. Secondo gli autori dello studio, questo risultato dimostra che i ratti sono dotati di grande intelligenza e progettualità.
I ratti comunicano tra di loro utilizzando suoni, segnali tattili, odori e posture diverse a seconda del messaggio da veicolare. Sono in grado di emettere frequenze sonore, sia acute che gravi, al di fuori della gamma uditiva umana e questa varietà di suoni può avere diversi significati, come segnalare pericoli, attirare un compagno o stabilire la gerarchia all’interno del gruppo. D’altro canto, utilizzare dissuasori sonori ad ultrasuoni per allontanare i ratti si è rivelato inutile, in quanto dopo due giorni dall’installazione i ratti sono ritornati al punto di partenza, grazie appunto alla loro proverbiale adattabilità.
Questi roditori sono generalmente crepuscolari o notturni, ma la loro attività si estende anche alle ore diurne, affidandosi ai sensi dell’olfatto e dell’udito – i quali sono molto sviluppati – per navigare e interagire con l’ambiente circostante. Di norma non si allontanano mai dalla tana più di qualche decina di metri, tragitti nei quali è possibile vedere numerosi escrementi. I ratti rilasciano feromoni, che possono trasmettere informazioni sul loro stato di accoppiamento, sul territorio e su altri aspetti sociali; inoltre, annusano le urine di altri ratti per riconoscere individui e stabilire relazioni sociali. La loro visione è limitata alla percezione dei movimenti e alla discriminazione tra luce e oscurità, dimostrando una ridotta capacità di vedere dettagli e di focalizzare oggetti a distanza. Anche il raggio visivo è relativamente ristretto, pertanto devono muoversi o girare la testa maggiormente per ottenere una visione completa dell’ambiente circostante.
Le comunità di ratti possono avere una struttura gerarchica complessa basata sulla dominanza sociale (ma possono esserci delle differenze a seconda della specie). La gerarchia sociale nei ratti aiuta a stabilire l’ordine all’interno del gruppo, facilitando la distribuzione delle risorse e la gestione delle interazioni sociali ed è spesso influenzata da fattori come il sesso, l’età, le dimensioni fisiche e le esperienze individuali.
In generale, le comunità di ratti sono suddivise in sottogruppi con gerarchie distinte, una all’interno dei maschi e l’altra tra le femmine. Le gerarchie sociali tra ratti non sono fisse e possono mutare nel tempo: cambiamenti nell’età, nascite o l’introduzione di nuovi individui possono influenzare la struttura gerarchica, come anche le complesse relazioni sociali possono coinvolgere alleanze e interazioni specifiche tra individui. All’interno della comunità, alcuni ratti sono per caratteristiche o carattere più dominanti degli altri. I ratti dominanti stanno ai vertici della gerarchia, così hanno accesso preferenziale alle risorse, come il cibo e i luoghi di riposo. Solitamente dimostrano la loro posizione attraverso posture del corpo, suoni e comportamenti che mostrano sicurezza e controllo verso i ratti sottomessi, che occupano posizioni inferiori nella gerarchia e quindi tendono a cedere spazio, cibo o altre risorse ai ratti dominanti. I ratti lottano per stabilire la loro posizione nella gerarchia, e le interazioni aggressive sono una parte naturale di questo processo.
Nelle colonie di ratti, i giovani maschi non hanno una vita particolarmente facile. Una volta raggiunta una certa abilità nell’autosufficienza, vengono separati dalla madre e dal nido. Tuttavia, la loro ricerca di cibo spesso si scontra con difficoltà e, paradossalmente, quando viene scoperta una nuova fonte di cibo, i giovani maschi si trovano involontariamente nel ruolo di “assaggiatori“. Questo fenomeno è radicato nella gerarchia sociale della colonia, dove dominanti e sottomessi competono. Gli individui dominanti, trovando una nuova risorsa alimentare, solitamente mostrano sospetto e la scartano, mentre i soggetti sottomessi, motivati dalla fame, si gettano sul cibo, correndo il rischio di avvelenamento. Quindi non è affatto vera la storia che nella colonia di ratti esistono degli individui con il compito di assaggiare il cibo sacrificandosi per la comunità, ma chi lo fa è per pure necessità!
Affinché l’uomo possa salvaguardare i propri spazi, è di fondamentale importanza mantenere un ambiente pulito e igienico. La prevenzione comporta la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, la sigillatura delle aperture nei muri e nelle fondamenta e la rimozione di rimasugli di cibo. Anche il confezionamento del cibo è fondamentale, preferendo le scatole di plastica rigida al posto dei sacchetti sigillati. In una visione più generale, si dovrebbero educare le persone su come prevenire l’insediamento dei roditori, incoraggiando pratiche igieniche e fornendo informazioni su metodi di controllo sicuri e sostenibili al fine di contribuire a generare un ambiente più salubre per tutti.
Prima di intraprendere qualsiasi azione di controllo dei roditori, è importante identificare i fattori sottostanti della loro presenza: vie d’accesso e disponibilità di cibo, acqua e rifugio sono le principali cause da risolvere per prevenire la presenza dei ratti in case, aziende e strutture ricettive. Il controllo dei roditori dovrebbe essere un processo continuo, perché anche dopo aver affrontato un’infestazione iniziale, è importante monitorare costantemente l’ambiente per identificare possibili segni di ritorno dei roditori e prendere provvedimenti tempestivi.