La primavera è arrivata, i primi caldi anche e di conseguenza avanzano all’orizzonte numerosi parassiti che potrebbero causare danni o fastidi tanto alle piante quanto alle persone. Uno degli insetti che spesso ci troviamo a trattare in questo periodo è la cimice dell’olmo (Arocatus melanocephalus), ne avevamo già parlato in un precedente articolo, ma ora lo andremo ad approfondire.
Nel territorio Italiano la cimice dell’olmo è un insetto abbastanza recente, sebbene sia presente da almeno un secolo, è stato segnalato solo nel 1999/2000 nel comune di Carpi e Modena per via dei fastidi arrecati alle abitazioni. Inizialmente si pensava fosse un “insetto utile”, in quanto predatore di afidi, ma presto si è cambiata idea sulla sua vera utilità perché, pur non essendo dannoso o pericoloso per la salute degli uomini né degli animali, la sua presenza si è rivelata molto fastidiosa, a causa del gran numero di esemplari adulti che possono annidarsi nelle abitazioni e per il forte odore sgradevole che emettono.
Il suo nome indica l’olmo come la sua principale vittima, ma questa cimice attacca in generale le piante della famiglia delle ulmaceae (principalmente gli Ulmus spp.), ma anche i carrubi (Ceratonia spp.) e le piante del genere Celtis.
La cimice dell’olmo è presente in molte aree d’Italia, soprattutto nelle regioni del Nord, come Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. Non è classificabile come patogeno per le piante su cui vive, non provocando loro alcun danno o sofferenza: si nutre infatti di parti vegetali che vengono poi rilasciate al suolo. Il fastidio causato dalla sua presenza è dovuto al numero di individui adulti che nel periodo tardo primaverile va a ripararsi nelle abitazioni, scegliendo anfratti e fessure dove poi passare l’inverno. A primavera si sposta per raggiungere gli olmi, per nutrirsi e riprodursi, riprendendo la ricerca di nuovi rifugi a fine primavera: per questo motivo le abitazioni più vicine agli esemplari di olmo sono quelle maggiormente infestate.
Questo insetto può causare danni alle piante solo quando le infestazioni sono molto grandi, in questo caso la grande quantità di esemplari presenti, nutrendosi dei succhi delle piante in modo massivo, può arrecare deformazioni e ingiallimento delle foglie e, quindi, compromettere la salute della pianta.
Negli ultimi anni la diffusione della cimice dell’olmo ha raggiunto livelli eccezionali in tutto il nord Italia, soprattutto a causa del caldo anomalo, ma la lotta contro questo insetto si è rivelata finora una vera e propria sfida, perché passa la maggior parte del suo ciclo vitale sulle abitazioni. A livello di trattamento fitosanitario non sono ancora state individuate procedure di lotta efficaci, in quanto gli insetticidi convenzionali non offrono risultati soddisfacenti e possono causare problemi sia all’ambiente che alla salute, mentre la normativa sull’uso di antiparassitari in ambiente urbano vieta l’irrorazione in chioma.
Al momento, le misure più importanti per il contenimento della cimice dell’olmo sono finalizzate esclusivamente ad impedirne l’ingresso nelle case. Alcune semplici azioni che si possono fare per prevenire il proliferare di questa cimice sono:
- Monitorare gli alberi per individuare eventuali infestazioni;
- Mantenere l’area intorno all’albero pulita, eliminando foglie e rami morti che potrebbero ospitare l’insetto;
- In fase di progettazione scegliere varietà di olmi che sono resistenti alla cimice dell’olmo, come le varietà Flemings, Commendation, Morton Glossy, Nanguen, New Horizon e Accolade;
- Applicare una barriera fisica, ad esempio una zanzariera, su tutte le finestre e le porte per impedire all’insetto di entrare nella casa;
- Riconoscere e segnalare tempestivamente eventuali infestazioni all’autorità agricola competente.
Infine, la cosa più importante è evitare di utilizzare insetticidi e prodotti fitosanitari in modo incauto, perché si rischierebbe di uccidere insetti utili o di danneggiare la salute di altri animali (come quelli domestici) o delle persone, senza sortire alcun effetto sull’insetto target. Nel caso in cui si verificasse la presenza di cimici dell’olmo nella propria abitazione, l’unica cosa da fare è contattare un’azienda specializzata che effettui un sopralluogo per identificare le possibili parti della casa nelle quali si sono riparate e, in base all’entità dell’infestazione, valutare un piano d’azione per liberare l’abitazione dalla presenza di questo sgradevole insetto, il tutto nel pieno rispetto della salute delle persone e dell’ecosistema.