Nel mondo del pest control prevenire vuol dire in primis mettere in pratica delle buone abitudini giornaliere, come la puntuale pulizia dei luoghi e il controllo e l’analisi di possibili tracce che potrebbero ricondurre all’inizio di un’infestazione. Oltre a questo, che potremmo definire come “la base” dalla quale partire, bisogna considerare gli interventi preventivi, perché il fattore principale che fa la vera differenza nel controllo dei parassiti è e rimarrà sempre la prevenzione.
Se si pensa ad un giardino il paragone risulta più semplice da comprendere: la cura del verde include una serie di trattamenti che, se effettuati nei modi e nelle tempistiche corretti, garantiscono la salute delle piante, le quali necessiteranno poi solo delle classiche manutenzioni ordinarie, evitando patologie o infestazioni ben più serie, che si tradurrebbero in un abbassamento del livello estetico e nel dover affrontare (spesso con urgenza) costi importanti non preventivati. Lo stesso succede nel pest control, in questo caso trattiamo l’importanza dell’effettuare dei trattamenti di disinfestazione con termonebbiogeno in case mobili o abitazioni ad uso ricettivo. Eseguire nei tempi e nei modi questi trattamenti significa andare a prevenire con successo eventuali infestazioni ben più serie, che tendenzialmente si manifesterebbero con l’arrivo dei primi caldi, quando gli ospiti stanno trascorrendo le loro vacanze nelle unità abitative.
Il termonebbiogeno o termonebulizzatore è un dispositivo meccanico a motore utilizzato per l’erogazione di insetticidi, disinfettanti ed altri prodotti chimici, E-Pestcontrol utilizza un prodotto composto da una miscela a base di solvente naturale e insetticida non residuale. Il dispositivo genera una nebbia secca e calda (formata da milioni di microscopiche particelle da 1 a 50 micron) che satura interamente l’aria della casa mobile o della rete fognaria. La caratteristica principale del termonebulizzatore è proprio quella di toccare punti e anfratti (sottotetti, crepe, cunicoli), che con altri trattamenti sarebbero difficilmente raggiungibili in modo così sistematico e in tempi così brevi, portando all’eliminazione totale degli insetti target.
É consigliabile fare i trattamenti con il termonebulizzatore nei mesi di febbraio e marzo, prima dell’arrivo dei primi caldi (le temperature in salita favoriscono la proliferazione di moltissimi insetti e parassiti) e quindi antecedenti e preparatori all’apertura dei campeggi o delle strutture ricettive, intervenendo sia sulle abitazioni che sulla rete fognaria, per ottenere un controllo completo sui parassiti più comuni, come formiche, zanzare svernanti, scarafaggi, cimici, acari e ragni.
Prendendo come esempio le case mobili, il trattamento con termonebbiogeno viene effettuato in pochi step, per l’esecuzione dei quali si impiegano pochi minuti:
- Un operatore provvisto di D.P.I. si assicura che i locali siano vuoti, rimuovendo o coprendo oggetti fragili o sensibili all’acqua, dopodiché spalanca tutte le porte interne e chiude bene tutte le finestre e le portefinestre;
- L’operatore, attraverso la porta d’entrata, posiziona il tubo di iniezione del termonebbiogeno all’interno della casa mobile e socchiude la porta;
- L’operatore fa partire l’erogazione del prodotto e controlla da fuori (per esempio attraverso le finestre chiuse) lo stato di avanzamento del processo;
- Dopo che l’operatore si è assicurato che la nebbia prodotta dal termonebulizzatore abbia saturato l’intero volume di ogni stanza, interrompe l’erogazione, riavvolge il tubo di iniezione e chiude la porta della casa mobile;
- Infine, vicino alla serratura della porta d’entrata, attacca un adesivo di avvertimento con scritto “zona soggetta a disinfestazione”, per segnalare l’avvenuto trattamento e avvisare le persone che la casa non è al momento agibile.
Una volta effettuato il trattamento è necessario sigillare gli ambienti trattati per 12 ore, dopodiché basterà aerare l’abitazione o la stanza e pulire le superfici a contatto con persone o alimenti.
Per quel che riguarda il trattamento della rete fognaria, il procedimento è il seguente:
- L’operatore installa nel pozzetto uno speciale chiusino, che sigilla l’apertura e permette il solo passaggio del tubo di iniezione, così da evitare la dispersione del prodotto nell’ambiente circostante;
- Inserisce il tubo di iniezione del termonebbiogeno all’interno del pozzetto fognario e apre il rubinetto di mandata;
- In pochi minuti di erogazione il termonebulizzatore riesce a saturare l’aria della condotta fino a una distanza di 500 metri e, quindi, a uccidere tutti gli insetti presenti (i prodotti impiegati agiscono per contatto).
In questo tipo di interventi è sempre preferibile avere a disposizione la mappa della rete fognaria del luogo, nella quale sono segnati tutti i pozzetti e i collegamenti della rete, così da poter organizzare al meglio il lavoro ed evitare di ripetere il trattamento in uno stesso condotto.
Nello svolgere i trattamenti con il termonebbiogeno la sicurezza riveste un ruolo importantissimo per salvaguardare la salute delle persone:
- gli operatori sono tenuti ad indossare tutti i dispositivi di protezione individuale previsti dalla normativa (D.lgs 81/08), come semimaschera filtrante, tuta in tyvek, guanti e scarpe antinfortunistiche;
- tutti gli altri devono transitare a dovuta distanza dal luogo dell’intervento, per evitare di inalare il pesticida erogato, ed è loro vietato di entrare nell’abitazione trattata nelle successive 12 ore dal trattamento.
Tra le attrezzature che impieghiamo con maggior frequenza il termonebbiogeno riveste un ruolo importante, perché trova impiego sia in ambito civile che industriale, nel pubblico e nel privato, ma soprattutto permette di trattare una grande quantità di unità abitative e reti fognarie in poco tempo e con grandi risultati.