Quando si parla di disinfestazione, la competenza e la professionalità sono fondamentali per garantire un intervento sicuro ed efficace. Ma come si fa a riconoscere con certezza un esperto da un improvvisato? La risposta la si può trovare in tante piccole ma grandi cose, come la capacità di saper individuare l’infestante al primo colpo e proporre la corretta procedura per contenere il problema. In alternativa, una via più breve, è quella di chiedere il tesserino del disinfestatore, un documento che attesta la formazione e l’abilitazione di chi opera nel settore.
Il tesserino del disinfestatore non è una semplice formalità burocratica, né un obbligo di legge, ma rappresenta una reale garanzia di qualità e sicurezza per chi si affida ai professionisti del pest proofing.
Chiunque volesse iniziare una propria attività lavorativa nel campo della disinfestazione deve attenersi ai requisiti normativi tecnico professionali presenti all’art. 2, punto 3 del D.M. 274/97. Per poter iscrivere l’azienda all’Albo provinciale delle Imprese e, quindi, svolgere in Italia le attività di disinfestazione, derattizzazione e sanificazione ambientale, dev’esserci almeno una persona – in qualità di Titolare o di Socio lavoratore o di dipendente full time – che occupi il ruolo di Responsabile Tecnico, il quale dev’essere in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o di Laurea in materie di competenza (agraria, biologia, chimica, scienze naturali, ecc.); in alternativa, può essere necessaria una documentata esperienza triennale in aziende esercenti tale attività.
Una volta avviata l’attività, per rimanere competitivi nel mercato non bisogna mai abbassare la guarda, ma è necessario allargare e perfezionare le competenze e le conoscenze necessarie sul piano tecnico, attraverso una continua attività di formazione e di aggiornamento. La partecipazione a corsi, convegni e fiere consente di rimanere al passo con le nuove tecnologie e pratiche, così da essere sempre in grado di offrire un servizio all’avanguardia. La qualità del servizio non dipende solo dalla scelta dei prodotti, come i biocidi, ma anche dalle metodologie di intervento, che devono essere sempre più specifiche ed efficaci. Il settore del pest control è complesso, poiché richiede una conoscenza approfondita in molteplici discipline, tra cui l’entomologia, la chimica e l’utilizzo sicuro e corretto delle attrezzature.
Il tesserino del disinfestatore è un documento che attesta la formazione e le competenze di un professionista nel settore della disinfestazione, derattizzazione e sanificazione ambientale: sebbene non sia obbligatorio per legge, ottenere questo tesserino è una pratica comune tra le aziende del settore che desiderano garantire ai propri clienti un servizio di alta qualità, basato su conoscenze specifiche e competenze acquisite attraverso corsi di formazione e aggiornamento.
Per ottenere il tesserino del disinfestatore è necessario seguire per prima cosa un corso base che fornisce le competenze fondamentali per operare in modo professionale. Il programma del corso copre vari argomenti, tra cui le tecniche di disinfestazione e derattizzazione, l’utilizzo di prodotti e attrezzature, la sicurezza sul lavoro e la gestione dei rapporti con i clienti. Questo percorso permette di acquisire una preparazione completa, essenziale per svolgere il lavoro con responsabilità e in sicurezza.
Dopo aver completato questo primo percorso formativo, che comprende sia la preparazione teorica che pratica, l’operatore ottiene il tesserino, nel quale verranno annotati anche tutti i corsi ed abilitazioni che andrà a seguire e conseguire. Dunque, non si tratta solo un attestato di competenza, ma di una garanzia per il cliente, che sa di potersi affidare a un tecnico preparato che ha seguito un percorso di aggiornamento continuo. Oggi, non basta più avere esperienza pratica: è necessario un costante aggiornamento tecnico e scientifico, tanto che in alcuni Paesi europei, questo tipo di formazione è già considerato obbligatorio per l’esercizio dei servizi, e probabilmente lo sarà anche in Italia in futuro, allineandosi alle normative europee. Il tesserino è una card personale che non solo documenta gli esami superati, ma è anche una tessera di riconoscimento, in cui sono riportati i dati anagrafici e una foto.
Un altro aspetto importante riguarda il corretto utilizzo di biocidi e Presidi Medico Chirurgici (PMC). Il termine biocida è composto dalla parola generica bio, che sta ad indicare quell’insieme di organismi (batteri, alghe, insetti, acari, parassiti animali o vegetali, roditori) su cui tali sostanze svolgono la loro azione, e dal suffisso cida, che significa “capace di uccidere”.
Questi prodotti si suddividono in vari gruppi, tra cui disinfettanti, insetticidi e rodenticidi, e per poter essere immessi sul mercato italiano, devono essere autorizzati dal Ministero della Salute, dopo un’attenta valutazione scientifica. I biocidi devono essere utilizzati con estrema cautela, poiché dei sovradosaggi o un utilizzo errato possono avere effetti dannosi per la salute e l’ambiente.
La differenza principale tra biocidi e Presidi Medico Chirurgici (PMC) riguarda sia la loro destinazione d’uso che la regolamentazione che li concerne.
Biocidi: Sono prodotti destinati a distruggere, neutralizzare o prevenire l’azione di organismi nocivi (insetti, batteri, funghi, virus, roditori, ecc.) attraverso azioni chimiche, fisiche o biologiche. I biocidi vengono utilizzati in vari settori, come l’industria, l’agricoltura, la sanificazione ambientale e il controllo delle infestazioni. Ad esempio, gli insetticidi, i rodenticidi, gli igienizzanti e i disinfettanti rientrano in questa categoria. Sono disciplinati dal Regolamento (UE) 528/2012, che stabilisce le norme per la commercializzazione, l’autorizzazione e l’uso di queste sostanze. A livello nazionale, per evitare confusioni e abusi nelle etichette dei biocidi, è in atto una revisione delle denominazioni da parte delle Autorità competenti degli Stati Membri per i biocidi, con l’intento di impedire l’uso di termini fuorvianti nelle denominazioni commerciali che possano influenzare indebitamente le scelte dei consumatori attraverso azioni di green-washing.
Per concludere, il tesserino del disinfestatore rappresenta ben più di un semplice certificato: è una garanzia concreta di affidabilità e sicurezza per chi si affida a esperti del settore. Possederlo significa aver completato un percorso formativo specifico e, al tempo stesso, impegnarsi a restare sempre aggiornati su nuove tecniche, regolamenti e prodotti. Con l’attenzione crescente alla sicurezza ambientale e sanitaria, soprattutto nell’uso di biocidi e presidi medico-chirurgici, è essenziale rivolgersi a professionisti che operano con serietà, competenza e responsabilità. Scegliere un’azienda caratterizzata da tecnici certificati significa fare una scelta consapevole, orientata alla qualità e all’esperienza, perché, quando si parla di salute e ambiente, non è possibile accontentarsi di soluzioni approssimative.