La famiglia della zanzare, o culicidae, conta più di 3000 specie delle quali 70 sono diffuse in Italia. Non tutte pungono l’uomo, tra di queste quelle che disturbano principalmente la nostra estate sono la zanzara comune e la zanzara tigre. Vediamo nel dettaglio alcune loro caratteristiche.
Zanzara Comune
L’attività della zanzara comune (Culex Pipiens) inizia prevalentemente all’imbrunire per poi continuare durante la notte e nelle prime ore del mattino. Questo comportamento è dovuto alla struttura del suo corpo che se esposto a grande calore ne causa la disidratazione. La Culex Pipiens quindi preferisce le ore meno calde della giornata e si rifugia comunemente in luoghi ombrosi e freschi, spesso tra la vegetazione oppure in cavità naturali. In genere vola fino ai 3 o 4 metri di altezza.
Sono le femmine di zanzara che pungono; vengono attirate dagli odori del corpo e soprattutto dall’anidride carbonica emessa durante la respirazione degli animali a sangue caldo. E’ proprio per questa ragione che nelle notti d’estate vengono a ronzare vicino al nostro viso e alle nostre orecchie. La zanzara punge immettendo una saliva anticoagulante che facilita la suzione del sangue della vittima.
L’habitat ideale per deporre le uova sono i depositi di acqua stagnante, ad esempio le grondaie, le caditoie, i tombini e i sottovasi delle fioriere.
La zanzara comune è responsabile della trasmissione del virus West Nile, una malattia generalmente non grave, ma che in soggetti deboli o anziani può avere conseguenze gravi.
Zanzara Tigre
È una zanzara non autoctona, ma presente nel nostro territorio già ormai da alcuni anni, e riconoscibile per la vistosa “tigratura” bianca e nera.
Aedes albopictus è originaria delle zone tropicali e subtropicali, dove è attiva per tutto l’anno, ma nel corso degli anni si è adattata con successo anche a regioni più fredde come le nostre, dove è comunque presente solo in estate.
Al contrario della zanzara comune si muove di giorno ed è attiva dalle prime ore della mattina fino a quelle del pomeriggio.
Studi recenti hanno dimostrato come la zanzara tigre sia capace di spostamenti di centinaia di metri, fino addirittura a quasi il chilometro.
E’ invece molto ridotta la sua capacità di volo verticale, visto che non supera il metro e cinquanta di altezza.
Come per la zanzara semplice anche in questo caso i depositi di acqua sono da evitare, perché rappresentano l’habitat prediletto di riproduzione.
La zanzara tigre è portatrice del virus Chikungunya, un virus piuttosto grave che nel 2005/2006 fu responsabile di una epidemia nell’isola francese di Riunione, dove vennero stimate più di 260.000 persone contagiate e 248 morti. E’ una malattia rara in Italia, anche se la prima epidemia in Europa avvenne nel 2007 proprio qui, in provincia di Ravenna, quando vennero infettate più di 200 persone.